giovedì 18 luglio 2013

Il davanti dell'albero

Guarda, gli umani di spalle.

Se Dio esiste,
sarà forse questa la sua forma
in questo mondo?

Persino un albero
ha un davanti e un dietro.
Non necessariamente per colpa della luce del sole.
Non necessariamente per il Sud e il Nord.
Attraverso il suo davanti, io incontro l'albero,
attraverso il suo dietro, me ne accomiato.
E già mi manca, quell'albero.

Non possiede parole, l'albero,
ma se sente parole d'amore
porge più foglie al soffio del vento.
Le foglie del nuovo anno
saranno d'un verde ancora più smagliante.
E quando la nostra estate sarà trascorsa
rifulgirà lì,
d'un rosso fuoco
che nessuno potrà mai eguagliare.
D'un rosso fuoco
che nessuna fine d'amicizia umana
potrà mai terminare.

Ko Un - [traduzione di Vincenza D'Urso]

Thomas Moran

Poesia per te che mi cerchi

Quando non riesci a scrivere nulla
quando non riesci a leggere nulla

Immobile

Perché troppe cose ci sono da sentire
perché poche cose ci sono da sentire

Ascolta

Rumore e silenzio
odio e amore
guerra e pace
fuoco e pietra

Lasciati attraversare dal vento
ti accarezzerà
ti spingerà lontano
Distruggerà tutto ciò ch’è fuori
tutto ciò che è dentro
liscerà le montagne
che tu vedi immobili
sulla tua strada
sradicherà l’albero
della tristezza
soffierà le acque per te

Lasciati baciare dal sole
ritornerà ogni giorno
solo per te
scioglierà gli iceberg
del mare delle emozioni
chiarirà ogni vicolo buio
a lui scoprirai di
tendere naturalmente

Lascia che l’acqua ti scorra dentro
sii il suo letto
ti solcherà l’anima
sarai la sua strada
non cercare di essere roccia
riempirebbe i tuoi vuoti
e con il gelo li allargherebbe
frantumandoti

Se ti lancio una pietra
se ti spengo una fiamma
cosa resta
se non il nulla
se non il tutto

riprova
io sono qui

Alfred de Breanski Snr


mercoledì 17 luglio 2013

Una mia breve biografia

A volte sogno.
Dopo il volo lontano d’un pellicano sull’Oceano Indiano
io sogno.
Come usava fare mio padre al paese natio.
Scomparsa la luce dopo il tramonto, in quell’oscurità
io sogno.
Risvegliato dal sogno
sono vivo come una linea elettrica che piange nel vento.
Finora ho respinto i miei sogni.
Persino in sogno
ho lottato per respingere i sogni.
Così,
che fossero fantasie
o teorie dominanti di un’era
le ho respinte.
Esistevano solo le cose così come sono.
Ho visto
luci fosforescenti brillare sul mare notturno.
Ho visto
le bianche fauci delle onde scintillare appena
mentre l’oscurità le seppelliva.
Esistono solo le cose così come sono.
Ho visto
lo scintillio della luce fosforescente e il suo nascondersi,
simili allo sguardo che unisce la madre e il suo neonato.
Ora accetto i sogni.
Le cose non sono più solo come sono.
Io sogno.
Ieri
non è oggi.
Oggi
Non è domani.
Ma io sogno il domani.
La Madre terra è tomba d’esperienze.

Mi resta un sogno:
possa in un futuro lontano il mio Io-fossile sepolto nella terra
diventare un canto fossile.

- Ko Un -


Albert Bierstadt (1830-1902) "Mare e cielo" "Sea and Sky"

martedì 16 luglio 2013

Fiori di ciliegio

Se esiste un Dio, ebbene 
egli ha creato i fiori 
di ciliegio per punirmi.
Vi sento così fortemente.
Non posso permettermi questo
genere di distrazioni. Che venga
presto l'inverno su questo ciliegio!